AVVISO PUBBLICO PER L’ISTITUZIONE DI UN ELENCO DI OPERATORI ECONOMICI PER L’AFFIDAMENTO DEI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE DELLA STAZIONE UNICA APPALTANTE DELL’UNIONE LUCANA DEL LAGONEGRESE

Si comunica che l'Unione Lucana del Lagonegrese in data 21/03/2024 ha pubblicato l'Avviso per l'istituzione dell'Elenco telematico degli operatori economici relativamente ai lavori, servizi e forniture. L'Avviso è stato redatto in conformità ai principi dettati dal Codice dei contratti pubblici ed in particolare alle previsioni di cui all'Allegato II.1. L'Elenco è sempre aperto e gli operatori economici interessati possono inoltrare l'istanza telematica in qualunque momento attraverso il portale di eProcurement dell'Unione Lucana del Lagonegrese. Esso è gestito dalla Stazione Unica Appaltante dell'Unione lucana del Lagonegrese e può essere utilizzato anche dagli Enti aderenti per le procedure disciplinate dall'art. 50 del D.Lgs. n. 36/2023, nei limiti di cui all'art.62, comma 1 del citato decreto legislativo. 

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UnionIncanto

Comunicato Stampa - No all'autonomia differenziata

Di questa Unione, all’Unanimità, dice un netto “NO ALL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA”, ritenendo che la stessa verrebbe duramente a colpire non soltanto l’intera Regione Basilicata ma in particolare questa area per cui nell’esprimere il proprio dissenso fa richiesta al Governo di fermare tale scellerato progetto legislativo. 

Il Senato della Repubblica Italiana il 16 gennaio scorso ha avviato la discussione sul DDL cosiddetto "CALDEROLI" , che dà la facoltà alle regioni a statuto ordinario di chiedere “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia”, arrivando anche a 23 materie (c. 3 art 116 Cost.), progetto che porterebbe alla disgregazione dell’unità della repubblica e all’aumento delle diseguaglianze tra Nord e Sud.

Il Parlamento, così, verrebbe completamente esautorato. I livelli essenziali dei diritti sociali e civili saranno definiti dal governo con il supporto di organi tecnici, mentre il Parlamento sarà chiamato solo a dare un parere. Ė possibile che a definire questi livelli siano organi esecutivi e tecnici? Non è di competenza del Parlamento decidere sui diritti fondamentali?

I Comuni, cioè gli enti chiamati a gestire molti dei servizi sociali, non avrebbero dovuto essere parte attiva nella determinazione dei LEP?  Non dovevano essere i/le cittadini/e chiamati/e a esprimere le loro valutazioni sui servizi sociali e dunque sui livelli essenziali dei diritti fondamentali?

Le associazioni, i sindacati, gli enti del Terzo Settore non avrebbero dovuto avere un ruolo nella definizione dei livelli delle prestazioni?

Ritiene, pertanto  si corra il forte rischio di passare da una Repubblica parlamentare, nella quale i Comuni sono un presidio democratico e di partecipazione, ad una Repubblica fondata sugli accordi tra governo e Regioni. Per questo Motivo  Ribadisce il proprio  NO al progetto Legislativo.

 

 

                  IL PRESIDENTE

Dott. Giovanni Saverio Furio PITTELLA

 

Comunicazione seduta deserta Consiglio e comunicazione seduta di II° convocazione Venerdì 29 dicembre 2023, ore 15:30

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